Riguardo alla censura dei FILM di IAW 2017 a Roma

Comunicato emesso in solidarietà con BDS Roma e Cinema Aquila per aver subito la cancellazione dei film previsti nella programmazione dell’Israeli Apartheid Week 2017.

Sono molti anni che combattiamo contro l’offensiva politica della lobby filo-israeliana in Sardegna e in Italia. Negli ultimi anni il sionismo ha dimostrato di poter influenzare non solo attraverso i media ma anche attivamente, con azioni dirette, le istituzioni italiane.

L’ambasciata israeliana, per esempio, si è permessa di intervenire sugli eventi organizzati dagli studenti dell’università di Cagliari nella IAW del 2016 tramite una telefonata al rettorato, di fatto influenzandone le scelte e facendo revocare le aule già precedentemente concesse per l’iniziativa. Da questi atti, chiaramente dettati dall’alto, si capisce il chiaro tentativo di controllare l’opinione pubblica italiana che in passato è stata sempre al fianco del popolo palestinese nella sua lotta di liberazione.

A un anno di distanza apprendiamo dagli amici di BDS Roma dell’atto di censura da parte del Comune di Roma, che ha confermato la sostituzione della programmazione “scomoda” del Cinema Aquila, ovvero dei film che svelano il sistema di apartheid israeliana nei confronti del popolo palestinese: “The wanted 18” (tra i film premiati dell’ultima edizione del nostro Festival del Cinema #AlArdXIV), “This is my land… Hebron”, “The salt of the sea” e lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Rachel Corrie”.

Come nel caso di Cagliari, le istituzioni (M5s Roma da una parte e PD sempre capitolino dall’altra) si mettono di traverso davanti a un’iniziativa che dovrebbe essere garantita dalla libertà di espressione, con la scusa che proiettare quei film avrebbe significato “presentare un punto di vista unilaterale”. E pensare che uno dei film è stato proiettato al Festival di Cannes, un altro nominato ai Nastri d’Argento e al David di Donatello e l’altro ancora è stato candidato all’Oscar come miglior film straniero. E tutti senza contraddittorio. Che sbadati!

Conosciamo il solito giochino del “punto di vista unilaterale”, perciò ricordiamo che le nostre iniziative e tutte le iniziative a sostegno della campagna BDS sono aperte a chiunque e che, quindi, non è mai negata la possibilità di un contraddittorio.

A tal proposito sarebbe interessante sapere se le istituzioni comunali di Roma considerino che nell’evento “Israele e la lotta al terrorismo: suggerimenti per l’Europa” (locandina evento qui sotto), che si terrà alla Camera dei Deputati, sia presentato un “punto di vista unilaterale” e se questa cosa li turbi allo stesso modo.

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La tragedia del popolo palestinese, la nakba, è ancora in corso. Continua da oltre 70 anni e attraverso massacri, occupazione, distruzione, rastrellamento, allontanamento dalla propria terra, porta alla fame e alla miseria un popolo intero.

Crediamo che la lotta contro il sionismo non sia solo un dovere dei palestinesi, ma un obbligo morale e politico di tutte le persone libere, e che tutte le iniziative a sostegno della Campagna BDS siano fondamentali per fare pressioni su Israele affinché rispetti il diritto internazionale.

Per questo sosteniamo BDS Roma e SCCA – Spazio Comune Cinema Aquila che hanno risposto a questo atto di censura proiettando comunque il film “The Wanted 18” all’aperto, fuori dal Cinema Aquila.

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La loro programmazione andrà avanti stasera Mercoledì 15 alle ore 19.00 con la proiezione di “This is my land… Hebron” (72′), di Giulia Amati e Stephen Natanson, documentario italiano nominato ai Nastri d’Argento e al David di Donatello; Ore 21.00 Salt of this Sea (109′), di Annemarie Jacir, produzione franco/belga/palestinese selezionata a Cannes. Siateci!


Associazione Amicizia Sardegna Palestina