NO all’Apartheid israeliana – NO al Razzismo istituzionalizzato!

In concomitanza con gli eventi tenutisi ieri in Italia e nel resto del mondo, anche a Cagliari si è svolta una manifestazione per protestare contro l’annessione da parte di Israele del resto della Cisgiordania, a seguito di quello che è stato denominato l’ “Accordo del Secolo”, sponsorizzato dagli Stati Uniti.

La manifestazione, organizzata dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina, BDS Sardegna e Comunità Palestinese in Sardegna, ha raccolto numerose adesioni tra cui USB Sardegna, COBAS Cagliari, Potere al Popolo Sardegna, Associazione Culturale Antonio Gramsci, Cagliari Social Forum, ASCE, Collettivo Comunista (Marxista Leninista) di Nuoro, Rete Radiè Resch Associazione di solidarietà internazionale – Cagliari, Liberu – Liberos Rispetados Uguales e Sa Domu – Feminismu, Sotzialismu, Indipendentzia.

È stata molto sentita la partecipazione dei numerosi presenti che, dopo aver ricordato la figura di Nabil Khair, medico palestinese e attivista per i diritti dei palestinesi scomparso a causa dell’epidemia di Covid e che da anni prestava servizio in Sardegna, hanno espresso preoccupazione per le politiche israeliane sostenute dagli USA che mirano a eliminare definitivamente la questione palestinese (e i palestinesi) dalla scena politica, istituzionalizzando e legalizzando il sistema di apartheid al quale i palestinesi erano già sottoposti.

Che il razzismo nei confronti dei palestinesi non sia un fatto isolato è stato ribadito ricordando la figura di George Floyd, il cui assassinio da parte della polizia di Minneapolis ha scatenato una serie di rivolte e proteste non solo in America ma in tutto il mondo.

La condanna dell’ “Accordo del Secolo” passa anche e soprattutto attraverso il rifiuto e la condanna degli accordi di cooperazione dell’ANP con l’occupante israeliano e la richiesta di sospensione di tale collaborazione. È stato rinnovato l’appello alle istituzioni e alle imprese private ad assumersi le proprie responsabilità, ad adottare iniziative concrete volte a spezzare la complicità e a porre fine alla cooperazione economica, accademica e militare con il regime israeliano e con tutte le sue istituzioni.