A LEGGENDO METROPOLITANO: NON RENDERTI COMPLICE!

A LEGGENDO METROPOLITANO: NON RENDERTI COMPLICE!

La collaborazione di Leggendo Metropolitano (Cagliari 4-8 giugno 2014) con l’Ambasciata Israeliana in Italia rende questo festival complice delle politiche contro il Diritto Internazionale che lo Stato sionista porta avanti in Palestina sin dal 1948. Patrocinato dall’Ambasciata di Israele in Italia [1], questo evento rappresenta uno dei tanti tentativi da parte di Israele di usare la cultura per ripulire la propria immagine e distrarre l’attenzione dalle politiche di occupazione, colonialismo e apartheid. Nel 2005, Nissim Ben-Sheetrit del Ministero degli Esteri israeliano ha affermato: “Vediamo la cultura come uno strumento di propaganda di primo ordine, e non facciamo differenza tra propaganda e cultura”. Con fondi pubblici, vengono mobilitate le energie artistiche nazionali disponibili: scrittori, cineasti, musicisti, danzatori, ecc.., allo scopo di veicolare nel mondo un’immagine positiva del paese.

Denunciamo questo uso propagandistico dell’arte e ricordiamo che l’Ambasciata israeliana, in rappresentanza del governo di Israele, ha anche “patrocinato” la costruzione del Muro d’Apartheid e delle colonie, la confisca di terre palestinesi, la demolizione di 24.000 case palestinesi, la detenzione di oltre 4.500 prigionieri palestinesi, l’assedio che strangola la Striscia di Gaza nonché i massacri a Gaza con oltre 1.400 civili uccisi durante “Piombo Fuso”, di cui 500 bambini, e oltre 120 durante “Pilastro di Difesa”. Vi invitiamo a non rendervi complice di questa operazione, specificatamente voluta e finanziata dal governo israeliano, volta a nascondere dietro un’immagine rassicurante le politiche disumane che quello Stato continua a perpetrare contro il popolo palestinese.

Il 7 Luglio 2004, la Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) ha invitato la comunità internazionale a boicottare tutte le istituzioni accademiche e culturali israeliane [2], come contributo non violento alla lotta contro l’occupazione, la colonizzazione e le politiche di apartheid israeliane. Un anno dopo, il 9 Luglio 2005, più di 170 organizzazioni della società civile palestinese hanno lanciato un appello per una campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele [3], fino a che:

1) Israele non avrà posto fine alla sua occupazione e alla sua colonizzazione di tutte le terre arabe e avrà smantellato il Muro;

2) Israele non avrà riconosciuto pieni ed eguali diritti fondamentali per i cittadini arabi-palestinesi di Israele; 3) Israele non avrà rispettato, protetto e promosso il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, così come deciso dalla Risoluzione ONU 194.

Le line guida del PACBI stabiliscono che il boicottaggio culturale è applicabile ogni qual volta “un evento culturale sia parzialmente o pienamente sponsorizzato o finanziato da un ente ufficiale israeliano o da un’ istituzione complice” [4]. Chiediamo agli organizzatori del Festival di rompere le loro relazioni con l’Ambasciata d’Israele in Italia e con qualunque altra istituzione israeliana. Se il Festival si rifiutasse di rispondere al nostro appello, chiediamo a tutti coloro che hanno in programma di prendervi parte di boicottarlo.

Ispirato dal magnifico esempio del boicottaggio culturale contro il regime d’apartheid in Sud Africa [5], il boicottaggio culturale contro Israele sta guadagnando forza, ed è sostenuto da molti artisti internazionali e persone famose nell’ambito culturale, tra cui Cassandra Wilson, Bono, Jean-Luc Godard, Cat Power, Jello Biafra, Lenny Kravitz, Lhasa, Roger Waters, Elvis Costello, Carlos Santana e molti altri.

Vi invitiamo a rispettare l’appello della società civile palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), che chiede il boicottaggio delle attività commerciali israeliane insieme alle sue istituzioni culturali e accademiche finché Israele non rispetti il diritto internazionale e i diritti umani.

Al fianco della popolazione palestinese. Senza la loro libertà non saremo mai liberi.

Firmatari:

Associazione Amicizia Sardegna Palestina

BDS Sardegna

Note:

[1] http://www.leggendometropolitano.it/sponsor/

[2] http://pacbi.org/etemplate.php?id=869

[3] http://www.bdsmovement.net/call

[4] http://www.pacbi.org/etemplate.php?id=1047

[5] https://www.youtube.com/watch?v=TlMdYpnVOGQ