Angelo

 Ad Angelo Del Boca, storico del colonialismo italiano, abbiamo rivolto alcune domande in occasione dell’arrivo del leader libico Muammar Gheddafi in Italia
Qual è il segno di questa prima visita italiana di Gheddafi?
Gheddafi attendeva questo giorno da moltissimi anni perché ha sempre avuto per il nostro paese un rapporto di amore e di odio; di amore perché ne riconosce l’importanza – la Libia è disseminata di città romane. Ma anche di odio perché noi abbiamo avuto una presenza in Libia lunga, dolorosa, con decine e decine di campi di concentramento, e dura che ha causato 100mila morti, cioè 1 libico su 8 è morto per difendere il proprio paese dalla nostro occupazione coloniale e fascista. Quindi grande attesa per venire in Italia e vedere questo paese finalmente da vicino. Anche se io ho l’impressione che Gheddafi sia già venuto nel nostro paese, negli anni passati e naturalmente non in veste ufficiale.

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