AUMENTARE LA RESISTENZA di Khaled Barakat

AUMENTARE LA RESISTENZA

Palestina libera! Al fianco di Gaza! Insieme a Gaza!

Barakat: il massacro di Shuja’iya mostra la vera natura degli occupanti e il fallimento della loro aggressione.

Khaled Barakat via FPLP:

Il compagno Khaled Barakat ha detto in un’intervista con l’addetto stampa del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina che “il terribile massacro nel quartiere di Shuja’iya a Gaza dimostra solo la natura brutale, razzista e colonialista degli occupanti, contro i quali palestinesi stanno combattendo. Il massacro di oggi è solo uno di una lunga serie di continui massacri ancora in corso e che da oltre 66 anni mirano all’espulsione dei palestinesi dalla nostra terra. Lo stato di occupazione è basato sui massacri e sull’espulsione dei palestinesi dalla loro terra. È un’entità coloniale, illegittima e razzista, e questo traspare in maniera evidente dai massacri perpetrati a Gaza”.

Barakat ha inoltre affermato che: “Il massacro indica anche il fallimento dell’aggressione e la codardia delle forze di occupazione israeliane. L’uccisione di bambini e il bombardamento di civili non è eroismo militare. Questo massacro, condotto con armi finanziate e fabbricate dagli Stati Uniti e davanti agli occhi del mondo, con il silenzio e la complicità delle potenze imperiali e dei regimi arabi, è un ulteriore prova di come le forze di occupazione abbiano fallito nella battaglia e nel loro tentativo di imporre la resa alla resistenza”.

“I criminali di guerra di Tel Aviv hanno voluto dimostrare alla loro società razzista che loro stanno compiendo dei progressi e lo fanno bombardando un quartiere storico di Gaza, Shujai’yya, affollato di civili, pieno di gente, dove vivono oltre 85.000 persone, bombardano i bambini e le famiglie con carri armati e aerei da guerra, perché non vogliono e soprattutto non sono in grado di affrontare la resistenza nel campo di battaglia, corpo a corpo. In altre parole, Israele sta usando i civili palestinesi come scudi umani per il suo esercito di codardi”.

“Nelle ultime 48 ore abbiamo visto che i veri eroi nel campo di battaglia, ovvero i combattenti palestinesi della resistenza, che hanno combattuto eroicamente e che sono andati dietro le linee nemiche per affrontare i soldati professionisti, hanno ottenuto delle vero vittorie contro gli occupanti”

Commentando la brutalità del massacro di Shuja’iya, Barakat ha sottolineato come “questi massacri portino alla luce solo la sconfitta israeliana. Ricordiamo che nel 1967 Israele in sei giorni ha occupato la Cisgiordania, Gaza, il Sinai e le alture del Golan e ora, nelle ultime due settimane, il possente esercito israeliano potrebbe non riuscire ad avanzare di soli 10 metri nella Striscia, in seguito ai combattimenti sul campo contro la resistenza. E in alternativa, l’esercito prosegue nel massiccio bombardamento di civili, bambini, case, famiglie, scuole, ospedali, centri di cura per disabili, anziani, barche di pescatori, aziende a conduzione familiare e nel bombardamento di massa e indiscriminato di interi quartieri di civili”.

Non abbiamo dubbio alcuno che le capacità tecniche militari di Israele siano superiori a quelle palestinesi, proprio come nel caso di ogni colonizzatore che possieda un massiccio potere militare e azioni una macchina di morte contro un popolo oppresso in lotta per la propria vita. Tuttavia, nel confronto sul campo di battaglia, e questa è la verità – ci sono più morti e feriti tra i soldati israeliani che tra i combattenti della resistenza palestinese. E allora il vile esercito coloniale di occupazione prende di mira per i suoi massacri le famiglie e i quartieri di civili.

Il compagno Barakat ha evidenziato come la resistenza palestinese non sia mai stata unita come lo è ora “ciò che rende la resistenza più forte e più unita è l’abbraccio collettivo del popolo palestinese alla resistenza”. Il nostro popolo di Gaza è come un involucro che protegge la resistenza e la rende più forte e questo sostegno popolare rappresenta il principio vitale e la certezza maggiore della vittoria futura”.

“Non c’è dubbio alcuno che questa battaglia, a causa della brutalità degli occupanti, sarà profondamente costosa in termini di vite umane, ma la resistenza emergerà da questa battaglia ancora più forte e ancora più esperta, proprio come è accaduto nel 2008-9 e nel 2012. Dopo ogni battaglia, la resistenza emerge sempre più forte nell’abilità, nelle armi, nelle tattiche, nell’esperienza e nei successi ottenuti”.

Barakat: Shuja’iya Massacre proves the nature of the occupier and the failure of its aggression

Via PFLP:

Comrade Khaled Barakat said in an interview with the Popular Front for the Liberation of Palestine media department that “the horrific massacre in Shuja’iya neighborhood in Gaza only proves the brutal, racist, colonialist nature of the occupier that Palestinians are fighting against. The massacre today is one in a long line of ongoing and continuing massacres aiming at the expulsion of Palestinians from our land for over 66 years. The occupation state is based on the massacres and expulsion of Palestinians from their land. It is an illegitimate, racist, settler colonial entity and this shines through in its massacres in Gaza.”

“The massacre also indicates the failure of the aggression and the cowardice of the Israeli Occupation Forces,” Barakat said. “Killing children and bombing civilians is not military heroism. This massacre, conducted with U.S.-made and funded weapons before the eyes of the world, with the silence and complicity of imperial powers and Arab regimes, is another proof that the occupation forces have failed in the battlefield and in their attempt to force a surrender upon the resistance.”

“The war criminals in Tel Aviv wanted to prove to their racist society that they are ‘making progress’ and the way to do that is by shelling a historic neighbourhood in Gaza, Shujai’yya, crowded with civilians, full of people, displacing over 85,000 people, bombing and shelling children and families with tanks and warplanes, because they are unwilling and unable to confront the resistance in the battlefield, face to face. In other words, Israel is using Palestinian civilians as human shields for its cowardly army,” said Barakat.

“In the last 48 hours we have seen that the real heroes in the battlefield, the Palestinian fighters of the resistance who have fought heroically and went behind enemy lines to confront occupation soldiers, achieving true victories against the occupiers,” said Barakat.

Commenting on the brutality of the Shuja’iya Massacre, Barakat said, “These massacres only deepen the Israeli defeat. Let us remember that in 1967 ‘Israel’ occupied the West Bank, Gaza, Sinai and the Golan Heights in 6 days and now, for the past two weeks, the Israeli ‘mighty army’ could not advance into the strip 10 meters fighting the resistance on the ground. And as an alternative, it has conducted massive bombing of civilians, targeting children, family homes, schools, hospitals, centers for people with disabilities, elders, fishers’ boats, family farms, and massive and random shelling of entire civilian neighborhoods.”

We have no doubt that Israel’s technical military capabilities are higher than the Palestinian technical capabilities, just as in the case of every colonizer who possesses massive military power and deploys a killing machine against an oppressed people struggling to live. However, in the confrontation on the battlefield, there is the truth – there are more Israeli soldiers killed and wounded than Palestinian resistance fighters. And so the cowardly colonial army of occupation targets families and civilian neighborhoods for massacres.”

Comrade Barakat said that the unity that the Palestinian resistance is exhibiting has never before been witnessed to this extent, and that “what makes the resistance stronger and more unified is the Palestinian people’s embrace of the resistance on a mass popular level. Our people in Gaza are the shell that protect the resistance and make it stronger and this popular support is the main principle and assurance of the victory to come.”

Barakat said that “there is no doubt that this battle is going to be deeply costly in human terms because of the brutality of the occupier, but the resistance will emerge from this battle stronger and more experienced, just like they did in 2008-9 and in 2012. After each battle, the resistance emerges stronger in its abilities, weapons, tactics, experience and qualitative achievements.”