UN PIANO ANTI-PALESTINESE
Una revisione del piano di pace arabo del 2002 che cancelli da quel documento il diritto al ritorno (sancito dalla risoluzione 194 delle Nazioni Unite) dei palestinesi nelle loro terre divenute parte dello Stato d’Israele dopo il conflitto del 1948-’49. Sarebbe questa la parte saliente dell’iniziativa con la quale la Casa Bianca intende sbloccare lo stallo nel processo di pace e convincere gli israeliani a sedersi allo stesso tavolo dei palestinesi.
Il progetto è stato svelato ieri dal quotidiano Al Quds al-Arabi, secondo il quale avrebbe l’appoggio dei principali alleati arabi degli Stati Uniti in Medio Oriente (Giordania, Arabia Saudita ed Egitto). Il presidente egiziano Mubarak sarà ricevuto nelle prossime settimane, così come il premier israeliano Netanyahu e il presidente dell’Autorità palestinese (Anp) Abu Mazen, in incontri separati con Obama a Washington, con l’obiettivo di far ripartire un «processo di pace» in stallo ormai da quasi un decennio. Al centro dell’iniziativa – che, come il piano originario, avrebbe come sbocco la normalizzazione dei rapporti tra paesi arabi e Israele – ci sarebbe il re giordano Abdullah.
