GHASSAN

 

 

 

الصّداقة

Al-Sadaqa

 

scritture, suoni e immagini

dal mondo arabo

 

 

mercoledì 27 gennaio 2010 ore 19.00

Circolo dei lettori – Manàmanà

piazza Savoia – Cagliari

 

 

presentazione del racconto di

GHASSAN KANAFANI

Lettera da Gaza

a cura di

Giuseppe Pusceddu

 

Interviene

Fawzi Ismail

 

  

L’Associazione Sardegna Palestina sta avviando un’opera di divulgazione degli scritti di Ghassan Kanafani, sia riproponendo opere già ampiamente conosciute, sia traducendo testi ancora non disponibili in italiano, come i racconti Morte del letto numero 12, La piccola lanterna e Ciambelle sul marciapiede. Si presenta ora la traduzione di uno dei primi racconti dello scrittore palestinese Lettera da Gaza, del 1956.

 

Il racconto Lettera da Gaza, a tratti biografico, si occupa della questione palestinese da diversi punti di vista. Partendo dal problema dell’emigrazione dei rifugiati palestinesi verso paesi più ricchi in cerca di lavoro (dopo la loro cacciata dalla Palestina del 1948), Kanafani affronta la questione della presa di coscienza e della ricerca dell’identità del suo popolo. Lettera da Gaza ha uno sviluppo in crescendo che parte dalla perdita di fiducia e dal senso di impotenza che pervade la voce narrante, l’autore della lettera ad un amico partito per cercare fortuna in America, per arrivare infine ad un grido di rivolta e ribellione contro il disfattismo e la resa. Questa presa di coscienza è stata dettata da cambiamenti dovuti ad un intervento esterno, cioè l’ennesimo attacco militare israeliano ai villaggi e alla popolazione palestinese (di Gaza in questo caso), che colpisce nel profondo l’animo della voce narrante. Probabilmente per questo suo racconto Kanafani ha tratto spunto dai fatti dell’autunno del 1956, quando i militari israeliani occuparono la striscia di Gaza e la penisola del Sinai.

 

Ghassan Kanafani è uno dei più famosi scrittori arabi contemporanei. Nasce ad Acri, nord della Palestina, il 9 aprile del 1936. Nel 1948 è costretto con la famiglia, in seguito alla proclamazione dello stato di Israele, a lasciare la Palestina per il sud del Libano. Si trasferisce poi a Damasco per proseguire gli studi universitari. Nel 1956 è in Kuwait, dove comincia a scrivere e pubblicare articoli e racconti su diverse riviste letterarie. Nel 1960 torna a Beirut ad occuparsi attivamente di giornalismo. Nel 1969 fonda e dirige l’organo di stampa del Fronte popolare per la liberazione della Palestina al-Hadaf. Diventa portavoce del Fronte. L’8 luglio del 1972 a Beirut viene assassinato assieme alla nipote dai servizi segreti israeliani. Tra le sue opere più famose, tradotte e pubblicate in oltre venti paesi, Uomini sotto il sole, Ritorno a Haifa, Se tu fossi un cavallo, La madre di Sa’d.

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