Hannah

L’attenzione verso l’opera di Hannah Arendt è stato uno degli elementi che ha caratterizzato la riflessione filosofica attorno alla «Politica» per tutti gli anni Ottanta e Novanta. Anche l’interpretazione è stata molto articolata. Paolo Flores d’Arcais ha dedicato a Hannah Arendt più di un libro, all’interno di un filone di pensiero che potrebbe essere difinito di un «radicalismo democratico» attento alla costruzione della decisione politica come un processo che investe la sfera politica. Simona Forti e Julia Kristeva, invece, hanno posto l’accento, da un punto di vista femminista, su quei processi di soggettivazione e di presa di parola che hanno caratterizzato l’opera di Hannah Arendt. E su questo percorso sono da collocare anche i saggi di Olivia Guaraldo e Laura Boella. Più articolato, e fortemente legato al pensiero critico statunitense», è stato il contributo di Judith Butler. La biografia più nota dellla filosofa tedesca è sicuramente quella di Young-Bruehl Elisabeth pubblicata da Bollati Boringhieri («Per amore del mondo»)