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La traduzione italiana del primo volume dei seminari di Jacques Derrida è un evento che non tarderà a lasciare il segno (La Bestia e il Sovrano, Jaca Book, pp. 439, euro 46). Per le dimensioni dell’impresa editoriale, innanzitutto. Quattordici mila pagine di inediti raccolti in 43 anni, sin dai tempi dei primi seminari alla Sorbona (1960-1964), poi all’École Normale (1964-1984) e infine all’École des hautes études (1984-2003), vale a dire 43 volumi che verranno pubblicati nei prossimi quarant’anni. La monumentalità dell’operazione permetterà di approfondire una parte sostanziosa dell’eredità lasciata dal filosofo francese, ma già alla lettura di questo primo volume dedicato al seminario del 2001-2002 si capisce che essa non servirà solo ad impedire all’editore Galilée che lo pubblica in Francia di chiudere prima che questa avventura termini. Siamo infatti davanti ad un evento culturale paragonabile alla pubblicazione postuma dei corsi al Collège de France e dei Dits et écrits di Michel Foucault, iniziata una decina d’anni fa e che, ad ogni uscita, riserva alla comunità internazionale nuove sorprese e conoscenza.

continua…