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Dopo l’attacco suicida che nella capitale Kabul ha ucciso sei militari italiani, il Presidente del Consiglio italiano ha chiesto il ritiro delle forze internazionali dall’Afghanistan.

 

“Siamo ansiosi di riportare a casa i nostri ragazzi prima possibile”, ha dichiarato giovedi Berlusconi al suo arrivo a Bruxelles per il summit della Ue.

 

Il leader italiano ha spiegato che comunque ogni decisione sarebbe stata presa di comune accordo con gli alleati della Nato ribadendo che “l’Italia rientra all’interno di una missione internazionale e se decidesse unilateralmente un proprio ritiro sarebbe come tradire un accordo”.

 

Ma, ha aggiunto, ”dobbiamo lasciare l’Afghanistan il più presto possibile”.

 

Civili uccisi

 

Sono almeno dieci i civili afghani morti giovedi nell’esplosione nella strada che dall’aeroporto internazionale di Kabul porta all’ambaciata statunitense.

 

Secondo fonti ufficiali afghane i feriti sarebbero almeno cinquanta.

 

“E’ un giorno triste per l’Italia” ha detto Berlusconi ai giornalisti.

 

In Italia la presenza delle truppe italiane in Afghanistan sta diventando sempre più controversa e sta ponendo sotto pressione la coalizione di centro destra al governo.

 

Secondo la corrispondente di Al Jazeera da Kabul, Zeina Kodhr, l’attentato è stato rivendicato dai talebani.

 

“Con questo attacco i talebani intendono dimostrare che in Afghanistan nessun posto è da ritenesi sicuro”.

 

“La situazione si sta aggravando con un tasso di violenza costantemente sopra i livelli di guardia. A seguito di queste continue violenze la gente è preoccupata per la propria sicurezza e per l’incertezza politica del paese”.

 

Secondo la nostra corrispondente, l’esplosione di giovedi è stata la quarta come potenza fra quelle registrate nella capitale nelle ultime 5 settimane.

 

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