Inguscezia

REPORTAGE / Nell’ultimo anno, nella repubblica, più morti ammazzati che in Cecenia
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NAZRAN (INGUSCEZIA) – Il monumento alle vittime dell’oppressione politica consiste in un fascio di cinque torri d’avvistamento, alte una ventina di metri, tra le cui cuspidi svolazza uno stormo di corvi grassi e chiassosi. È qui che ci dà appuntamento Gairat Gardanov, 43 anni, insegnante di matematica e attivista dell’unico e semi-clandestino movimento d’opposizione inguscio. “È più prudente incontrarsi al mausoleo, perché loro non ci vengono mai”. Loro chi, gli chiediamo? “Gli assassini, ossia i poliziotti, i terroristi o i banditi”, sorride Gairat, mostrando una chiostra interamente dorata.

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