ISRAELE

La visita del premier a Washington sarà un banco di prova per capire se gli Usa vogliono davvero cambiare politica in Palestina
Cominciamo dalla fine, come suggerisce l’analista di Yediot Ahronot Shimon Shiffer. Strette di mano, sorrisi e dichiarazioni di amicizia e alleanza seguiranno ai colloqui di domani a Washington tra il presidente Usa Barack Obama e il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Tutto secondo il rituale classico degli incontri al vertice israelo-americani. L’esito effettivo dell’incontro invece si conoscerà solo tra qualche settimana, con atti concreti dell’Amministrazione americana. L’incontro di domani senza dubbio è un test anche per l’atteggiamento del presidente Usa e per la sua, presunta, intenzione di sviluppare una nuova politica americana in Medioriente, più bilanciata (almeno rispetto a quella di George Bush), fondata sul negoziato e non sulla «guerra preventiva». Sino ad oggi però ben poco di concreto è seguito alle dichiarazioni di Obama, anzi il segretario di stato Hillary Clinton è riuscita ad imporre il rinnovo delle sanzioni alla Siria.

continua…