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Testo di convocazione dell’iniziativa sulla politica estera dell’Unione del 30 Maggio 2005.

La politica estera dell’Unione e la questione Palestinese

Proposta di un incontro – dibattito

All’Università di Pisa, di Firenze e di Torino nei mesi scorsi sono stati ripetutamente contestati l’ambasciatore israeliano in Italia Gol e il suo vice.

Qualche settimana fa a Roma, in risposta ad un appello che invitava i leader dell’Unione, Prodi, Fassino e Veltroni a non incontrare nel loro viaggio in Israele il premier Sharon, ma esponenti pacifisti e democratici della società israeliana, alcuni dirigenti del centrosinistra venivano contestati da giovani del movimento.

La stampa di destra e i giornalisti filosharon, ma non solo, hanno apprfittato di questi avvenienti per attaccare i movimenti di solidarietà col popolo Palestinese accusandoli di antisemitismo, e paragonandoli neanche tanto velatamente ai fascisti che espongono le croci celtiche negli stadi. Questo fatto appare quanto mai singolare, visto che l’appello in questione ha tra i suoi primi firmatari numerosi esponenti della Rete Ebrei contro l’Occupazione. D’altronde proprio dalla società israeliana, dalle sue parti progressive e democratiche che cercano di lottare contro l’occupazione militare della Palestina, da straordinarie figure come quella di Mordechai Vanunu, che ha scontato 18 anni di carcere per aver rivelato al mondo l’esistenza dell’arsenale atomico israeliano, da questi ambienti di ebrei e israeliani provengono numerosi appelli al boicottaggio del governo Sharon e dell’economia di guerra e di occupazione, così come si fece contro l’apparthaid sudafricano.

Dalla base dei partiti del centrosinistra italiano si sono avuti molto spesso dei gesti di concreta solidarietà con la popolazione Palestinese, e la Sardegna non è mai stata da meno delle altre regioni. Crediamo che sia importante in questo momento che tutti coloro i quali hanno portato avanti, con le loro differenti sensibilità e motivazioni, gesti di concreta solidarietà con il popolo Palestinese martoriato dall’occupazione, debbano vedersi e incontrarsi per dare corpo, dal basso, ad una proposta che ancori l’opposizione ad una nuova politica estera in materia mediorientale, più vicina alle reali sensibilità del popolo che vuole rappresentare e più lontana dalle politiche di subalternità del moribondo governo Berlusconi.

Ti invitiamo perciò a discutere con noi e ad aderire con un intervento all’iniziativa che si terrà in

Via Montesanto 28 a Cagliari,

alle 20:00 Lunedì 30 Maggio 2005

Associazione Amicizia Sardegna Palestina