L’Apartheid israeliano: ‘Vietato ai palestinesi risiedere in aree a maggioranza ebraica’

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Nella riunione di ieri, 21 novembre, la Knesset, il Parlamento israeliano, ha votato una legge in base alla quale “sarà vietato ai palestinesi dei Territori occupati nel ’48 (Israele, ndr) di risiedere nelle aree a maggioranza ebraica”.

Grazie a quest’ultima legge, i comitati locali avranno il potere di selezionare le famiglie che vorranno trovare una sistemazione nei quartieri ebraici.

“E’ un colpo alle fondamenta storiche e morali dello Stato ebraico, una macchia nera su Israele ed una pericolosa discriminazione razziale che porterebbe ad un’ondata di antisemitismo”, si legge in una petizione presentata al Parlamento da funzionari e personalità accademiche israeliane che si oppongono.

Per David Rotem, membro del partito Beituna (lo stesso del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman), invece il provvedimento legale in questione è “una riaffermazione del Sionismo”, mentre sul campo ci si aspettano nuove escalation di razzismo contro i palestinesi che vivono all’interno della Palestina occupata nel ’48 (Israele).

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