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In base alla Convenzione 143, il Comitato di esperti dell’Organizzazione internazionale del lavoro ha posto al governo italiano questi sette quesiti (risposte entro settembre 2009)

1. Fornire informazioni dettagliate sulle strategie sviluppate dalla Direzione nazionale dell’immigrazione e dalla polizia di frontiera per combattere l’immigrazione irregolare.

2. Fornire informazione sulle misure prese o previste dall’accordo di Tripoli per eliminare i flussi di irregolari di immigrati e di indicare ogni altra misura presa con altri paesi a questo fine.

3. Fornire informazione sugli sviluppi legislativi riguardanti la protezione degli immigrati che sono stati vittime di abusi e sfruttamento e l’istituzione di una commissione che individui le azioni di contrasto alla violenza e allo sfruttamento verso gli immigrati.

4. Fornire informazioni sugli obiettivi e sulla definizione del reato di immigrazione clandestina e di tenere il comitato informato degli sviluppi legislativi su questa materia.

5. Indicare come viene garantito ai lavoratori migranti stagionali che hanno perso il lavoro prematuramente di non essere considerati irregolari.

6. Tenere in considerazione la possibilità di emendare il Testo unico nel prossimo futuro per introdurre misure che permettano ai migranti che si oppongono a un decreto di espulsione di poter restare nel paese per la durata del caso.

7. Fornire informazione sui miglioramenti delle iniziative e del loro impatto per promuovere la parità di opportunità e di trattamento tra lavoratori nazionali e immigrati, specialmente rispetto alle donne immigrate.

Osservazioni a conclusione dell’audizione del governo italiano di fronte alla commissione tripartita per l’applicazione delle norme internazionali del lavoro.

“La commissione prende atto che il fenomeno dell’immigrazione irregolare è complesso e rappresenta una sfida per l’Italia”. “Prende atto delle iniziative del governo italiano per contrastare il lavoro irregolare” ma chiede all’Italia “la piena applicazione della convenzione 143 nella legislazione e nella pratica”. Sul decreto sicurezza, chiede “un’analisi dettagliata degli sviluppi legislativi nel rispetto dei contenuti della Convenzione 143, a tutela dei diritti dei lavoratori migranti”.