No

No water
4 Agosto 2007, Palestina

Ciao.
Continua il giro in Palestina, “in interni”.
Cosi mi pare almeno, dal momento che le visite alle famiglie ci permettono di conoscere proprio la difficoltà della vita quotidiana, innanzitutto quella che riguarda gli spostamenti sempre più difficili. A Ramallah, in conseguenza di questo, la popolazione aumenta. La gente si riversa nella città per trovare un lavoro che altrimenti non sarebbe possibile mantenere.
Il problema principale è dovunque l’occupazione israeliana. Uno fra tutti, quello più emergente sopratutto attualmente e la mancanza d’acqua.
In alcune zone non c’è proprio, come per esempio nei villaggi nella valle del Giordano dove non arriva più.
Ma anche nella zona di Betlemme il problema è drammatico. Nel campo di Deheishe e nei dintorni l’acqua è un privilegio che pochi possono permettersi, poiché si può comprare a taniche ma i costi sono altissimi per famiglie che già sono alla povertà. Per cui non ci si lava, ogni goccia deve essere risparmiata…
E intanto gli insediamenti continuano a crescere all’interno dei territori palestinesi e utilizzano l’ acqua per la costruzione e per i loro giardini.
Quale può essere lo stato d’animo di chi vede tanta ingiustizia e vede ogni giorno la propria vita sempre più sotto pressione?

Non riesco a trarre conclusioni, sono troppo sotto pressione anche io…

Un saluto dai nostri amici palestinesi