Saad

Il figlio del primo ministro libanese ucciso si impegna a lavorare con il Partito di Dio «per la stabilità del Paese»

BEIRUT – È davvero pronto a turarsi il naso e in nome della pacificazione libanese creare un governo di unità nazionale con Hezbollah, il “Partito di Dio” sciita tra i cui ranghi potrebbero militare gli assassini di suo padre? Saad Hariri tira un lungo sospiro prima di parlare. Lo sa bene che questa è la domanda più delicata, allo stesso tempo al cuore della politica del Libano e più drammaticamente personale. Poi risponde. E lo fa con voce pacata, misurata, soppesando bene le parole. «L’unità e la stabilità del Paese prima di tutto.

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