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M.H. ha 19 anni e fa l’elettricista, ha conseguito a Milano la licenza media e poi il diploma presso un istituto professionale. Un ragazzo a posto, che lavora presso piccole imprese. Ma che ha, rispetto ai suoi coetanei, un grosso handicap: è marocchino. Così ha dovuto scoprire che per lui, in regola con il permesso di soggiorno, sono precluse le offerte di lavoro pubblicate on line dall’ Atm. L’azienda milanese dei trasporti cerca, fra gli altri, degli operai elettricisti ma, in ossequio al regio decreto del 1931, quei posti di lavoro sono riservati ai cittadini italiani (ora la normativa è allargata ai cittadini della UE). Quel testo di archeologia giuridca, infatti, equipara i lavoratori del settore autoferrotranviario ai dipendenti pubblici.

continua…