TAMIL

«Non c’è nessuno che possa ricevervi, sono tutti via per il ponte del 25 aprile». Così si sono sentiti rispondere i delegati della comunità Tamil in Italia quando, il 27 aprile scorso, hanno chiesto di essere ricevuti in Senato per parlare della catastrofe in corso in Sri Lanka. Prima di partire alla volta di Roma da tutta Italia, ma in gran parte dalla Sicilia, dove i Tamil residenti sono circa ottomila, gliel’avevano assicurato: qualcuno a Palazzo Madama li avrebbe ascoltati. «Abbiamo affittato 15 pullman in tutto, 8 solo a Palermo, spendendo 20mila euro – racconta al manifesto Janani Thavarajasingam, portavoce dei Tamil in Italia – una cifra racimolata a fatica con le quote che ogni famiglia ha pagato per mandare un proprio membro. Fino all’ultimo abbiamo rischiato di non poter partire, perchè mancavano ancora 4mila euro e il titolare della ditta che ci ha affittato i pullman voleva essere pagato subito. Alla fine siamo riusciti a raggiungere Roma, ma arrivati al Senato nessuno ci voleva ricevere. Eppure ci avevano assicurato che saremmo stati ascoltati, altrimenti non avremmo organizzato la trasferta». Non avevano tenuto conto che al Senato c’è la «settimana corta».

continua…