TORRI

Anticipiamo alcune pagine da uno dei seminari tenuti dal filosofo franco-algerino, tra il 2001 e il 2002, all’École des hautes études di Parigi. Dedicate ai temi della forza, della giustizia e del diritto, le lezioni escono oggi per l’editore Jaca Book con il titolo «La Bestia e il Sovrano»
Il favoloso della favola non riguarda solo la sua natura linguistica, il fatto che la favola sia costituita di parole. Il favoloso riguarda anche l’atto, il gesto, l’azione, l’operazione che consiste nel produrre il racconto, nell’organizzare, nel disporre il discorso in modo da raccontare, da mettere in scena esseri viventi, da avvalorare l’interpretazione di un racconto, da «far sapere», da fare il sapere, da fare performativamente, da operare il sapere (un po’ come Agostino parlava di fare la verità, veritatem facere). Lo spiegamento favoloso dell’informazione, delle tele-tecnologie dell’informazione e dei media oggi non fa forse altro che ampliare l’impero della favola. Ciò che passa sui piccoli e grandi schermi della televisione, ormai da molto tempo, ma soprattutto nei cosiddetti periodi di guerra, attesta questo divenire favoloso del discorso e dell’azione politica, cosiddetta militare o civile, cosiddetta guerresca o terrorista.
L’irreversibile attualità della morte

continua…