MILANO, CENTRO VIETATO AL CORTEO

Il messaggio politico, per nulla velato, vagamente mafioso, appare chiaro: già vi «malsopportiamo» nel nostro paese, almeno statevene buoni al vostro posto (quello che noi abbiamo scelto per voi). Della serie «zitti e a cuccia». Che sennò la nostra «accoglienza» ci mette poco a trasformarsi in repressione e vendetta.
Del resto, ieri lo ha detto anche Silvio Berlusconi: questi signori arrivano in Italia «pagando un biglietto». Non raccontino di essere «persone spinte da una loro speciale situazione all’interno di paesi dove sarebbero vittime di ingiustizie», ma semplicemente sono «reclutate dal mondo del lavoro o del non lavoro in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali».

continua…