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La notizia della morte dell’ennesimo soldato italiano rimbalza anche negli uffici italiani dove per l’Afghanistan si lavora dal punto di vista dell’impegno civile. Non è vasto il mondo umanitario in Afghanistan: c’è Emergency, presente da anni, alcune associazioni specializzate che lavorano per brevi periodi (come SmyleTrein che cura gli affetti da labiopalatoschisi o il progetto di Edoardo Marino, una ricerca sui tappeti «di guerra» afghani) e infine una rete di Ong italiane che si sono impegnate dopo la conclusione del conflitto nel 2001.

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