Comunicato stampa dell’ufficio politico del F. P. L. P.

COMUNICATO STAMPA DELL’UFFICIO POLITICO
DEL FRONTE POPOLARE PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA

Alle masse del nostro popolo che lotta:

Il 15 gennaio 2002 l’apparato di sicurezza dell’Autorità Palestinese si è macchiato di un grave crimine, la cattura del compagno e Segretario Generale Ahmad Sa’adat e dei suoi compagni Ahed Abu Ghoulmeh, Majdi Rimawi, Hamdi Quran and Basil al-Asmar, assecondando i dettami del coordinamento di sicurezza. Tuttavia questo non ha fermato gli attacchi alla resistenza, l’aumento delle colonie e la costruzione del muro di segregazione.

Il crimine dell’Autorità è stato poi completato dall’attacco del nemico con il sequestro dei compagni dalla prigione di Gerico, mentre tutti gli accordi sono completamente stati ignorati dinnanzi a Stati Uniti e Gran Bretagna (in accordo con l’attacco), fatto che ha mostrato la totale inabilità dell’Autorità nel proteggere persino le proprie carceri, mentre i nostri compagni venivano portati a trascorrere lunghi anni in isolamento – cosa della quale è da ritenersi responsabile non solo l’occupazione.

Onoriamo questi eroici compagni, con in prima linea il compagno leader Ahmad Sa’adat, che è stato rieletto all’unanimità e con piena fiducia dal Comitato Centrale e dalla Settima Conferenza Nazionale del Fronte come Segretario Generale del FPLP. Tale fiducia è davvero meritata, Sa’adat ha dimostrato continua costanza, chiarezza e impegno irremovibile nella lotta, con i suoi principi integri e con una visione politica ampia che lo hanno portato ad ottenere un grande rispetto nazionale. Lui e i suoi compagni imprigionati e tutti i detenuti del nostro popolo sono uniti in prima linea nella lotta, incentrati sugli obbiettivi nazionali palestinesi e i diritti nella loro totalità, senza possibilità di pregiudizi, compromessi, negligenze o baratti.

Alle masse del nostro popolo che resiste:

Il coraggio dimostrato dalla nostra gente nel villaggio di Qusra e nell’area adiacente sono un brillante esempio della determinazione nella lotta del nostro popolo e della volontà nel continuare in qualunque circostanza ad opporsi e resistere ai nemici e i loro coloni. Mentre invitiamo tutti a prendere ispirazione e apprendere dalla tenacia dei nostri contadini e prigionieri, siamo allo stesso tempo completamente allineati con l’alternativa che si oppone ai futili negoziati. E’ chiaro come l’obbiettivo di questi negoziati sia la liquidazione della causa di liberazione nazionale del nostro popolo, magnificando lo status dell’entità sionista nel mondo arabo e aprendo le porte ai regimi arabi ufficiali per arrivare a normalizzare l’occupazione.

Oggi ci confrontiamo ancora con le lezioni dateci da Oslo e da tutti gli accordi e negoziati successivi, mentre l’Autorità Palestinese continua a guidare l’OLP affidandosi a questo processo assurdo e devastante che tenta di chiudere la porta dell’opzione popolare stimolando da parte degli Stati Uniti e Arabi una pressione reazionaria.

Per il nostro popolo e la nostra nazione…

Questa data coincide con una circostanza appropriata dei tour diplomatici del Segretario di Stato imperialista statunitense tra Palestina e i paesi arabi, al fine di liquidare la nostra causa nazionale e rimpiazzarla con la questione degli scambi di territorio e di popolazione, disegnando dei confini e sostenendo il desiderio “israeliano” di veder riconsosciuto lo stato nemico come “stato del popolo ebraico”. Questo è un tentativo di liquidare il diritto al ritorno dei palestinesi e di stuzzicare l’appetito di pulizia etnica contro i diritti del nostro popolo nelle aree della Palestina occupate dal 1948.

Tutto questo viene attuato con totale non curanza della legittimità internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite sulla Palestina, al fine di implementare la visione sionista e statunitense.

Quello che sta accadendo ora richiede il contrasto popolare verso qualsiasi partito che cerchi di negoziare una soluzione temporanea o permanente dedita ad eliminare i diritti nazionali palestinesi. Questo momento necessita di tutte le forze nazionali e sociali del popolo palestinese, che devono mobilitarsi per contrastare tale nuovo schema, per proteggere l’ opzione di resistenza e riportare la questione palestinese alle Nazioni Unite come riferimento, con le sue risoluzioni da attuare, senza possibilità di negoziazione.

La nostra causa è in pericolo grazie alla bramosa ricerca da parte degli Stati Uniti di imporre su di noi le condizioni del nemico. Si sta cercando di sfruttare lo stato di smobilitazione e di divisione nazionale e la risultante confusione riguardo agli eventi nel mondo arabo. E’ chiaro che la leadership dell’Autorità non sia in grado di opporsi e le sue opzioni sono state ridotte a soli negoziati, negoziati e poi ancora altri negoziati.

È di urgenza fondamentale superare l’ era della divisione e ritornare alle chiare costanti nazionali palestinesi, costruire il nostro movimento e ad abbandonare una volta per tutte le illusioni che si sono dimostrate soltanto spinose e pericolose. E’ diritto del nostro popolo sapere cosa stia succedendo nei corridoi e nelle retrovie dei negoziati, ed è nostro diritto decidere e giudicare sulla base della realtà.

Per le masse del nostro grande popolo…

In questa occasione riconfermiamo il nostro impegno solenne al giuramento per i compagni eroici e per tutti i martiri e i prigionieri. Rinnoviamo il nostro rifiuto verso il coordinamento di sicurezza e chiediamo di porre fine alle continue illusioni create dai negoziati in mezzo a una frenesia di insediamenti e violenza da parte dei coloni. Chiediamo la fine della devastante divisione e la ricostruzione dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina sulle basi di una strategia politica condivisa e di un movimento democratico nazionale, per restaurare l’unità politica del nostro popolo in patria, nella diaspora e in esilio, per ribellarci e marciare di nuovo nella lotta di liberazione nazionale.

Saluti e omaggi al nostro compagno Segretario Generale e ai suoi compagni di detenzione!

Gloria ai martiri, libertà per i prigionieri!

Uniti per affrontare il piano di Kerry di liquidazione della nostra causa nazionale!

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina – Ufficio Politico
15 gennaio 2014