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L’ orrore per la vita e il folle sogno del dandy senza volto

I nnanzitutto, le cose. Il sacro orrore delle cose. Un’ attrezzatura di maschere, corazze, parasole, oggetti instabili, una bolla soffocante e al tempo stesso sovra-ossigenata, chiusa e sovra-esposta, che funzionava come una serra e lo preservava dalla grande contaminazione delle cose. Non solo, come è stato detto, i virus, i germi, i batteri. Ma la vita stessa come un germe. Il vivo come un batterio. La materia, gli oggetti, l’ aria che respirava non appena si avventurava fuori del suo caro Neverland, divenuti fonte d’ infezione, pestilenza, ossessione macabra, scuola del cadavere. I dandy erano così. Intendo dire i grandi dandy. I fondatori della tradizione.

continua…