RUTELLI

Dopo Fassino, ora ci pensa Rutelli che chiede al Pd di non strocere troppo la bocca davanti alle politiche xenofobe del governo. In un’intervista al «Mattino», il presidente del Copasir propone di «respingere senza ipocrisie l’immigrazione clandestina» e chiede al Pd di dare una prova di «vero riformismo». «Usciamo, finalmente – sostiene Rutelli – dal pendolo incessante che una volta va sull’accoglienza (quando vediamo una barca di disperati che annegano nel Canale di Sicilia) e la successiva sulla paura e l’intolleranza (quando degli stranieri si rendono colpevoli di gravi delitti). Dobbiamo comportarci come un grande paese. Respingere senza ipocrisie l’immigrazione clandestina, organizzare senza paura e con costanza l’integrazione». «Gli immigrati che sbarcano a Lampedusa si vedono in tv, ma sono una quota minima di quelli che entrano in Italia – osserva Rutelli – certo testimoniano l’inadeguatezza delle politiche del governo, che non mantiene gli impegni presi e tenta di nascondere gli insuccessi. Ma se noi pensassimo di reagire mandando un messaggio opposto (‘in Italia entri chiunque’) sbaglieremmo alla grande. Anche qui deve esprimersi il riformismo del Pd».