Il premier Netanyahu: «Nessuno
vuole la guerra. Ma Gerusalemme
deve restare la capitale indivisibile».
L’Anp: così sabota il processo di pace
GERUSALEMME
Sì a uno Stato palestinese ma «smilitarizzato e che riconosca Israele come Stato del popolo ebraico». Il primo ministro israeliano, Benjamin Nethaniau, nel suo primo discorso di politica estera dalle elezioni di febbraio all’università Bar Ilan, nei pressi di Tel Aviv, chiarisce la sua posizione sul conflitto palestinese.
«Se ricevessimo garanzie sulla smilitarizzazione e se i palestinesi riconoscessero Israele come lo Stato del popolo ebraico, allora saremmo in grado di raggiungere una soluzione basata su uno Stato palestinese smilitarizzato accanto a Israele», ha detto il premier. «A ognuno la sua bandiera, a ognuno il suo inno… Il territorio concesso ai palestinesi sarà senza armi, senza controllo dello spazio aereo, senza la possibilità di ingresso di armi, senza la possibilità di allacciare relazioni con l’Iran o Hezbollah», ha aggiunto il capo del governo israeliano.