Sri

La guerra civile dello Sri Lanka dura ormai da oltre un quarto di secolo, con un bilancio di 70.000 morti. Ecco una breve cronologia:
– 1948: indipendenza dell’isola di Ceylon dalla Gran Bretagna. I Tamil, induisti, sono il 18% della popolazione, portati per lo piu’ dall’India dagli inglesi, che li usavano nelle piantagioni di te’. Vivono nell’est e nord e si sentono emarginati in un Paese a maggioranza buddista e musulmana.

– 1976: Velupillai Prabhakaran fonda le Tigri di liberazione dell’Eelam Tamil (Ltte), che mira a creare uno Stato autonomo.

– 1983: l’Ltte uccide 13 poliziotti e dichiara la ‘Prima guerra per l’Eelam’: e’ guerra civile.

– 1987-90: prima tregua. L’India invia e poi ritira una forza di pace ma perde 1.000 uomini. Ltte non disarma.

– 1990: Ltte dichiara la ‘Seconda guerra per l’Eelam”, occupa Jaffna.

– 1991: un kamikaze Tamil uccide il premier indiano Rajiv Gandhi nel sud dell’India.

– 1993: un presunto kamikaze Ltte uccide il presidente cingalese Ranasinghe Premadasa.

– 1995-2001: la guerra civile attraversa il nord e l’est.

– 2002: una mediazione norvegese porta a un cessate il fuoco quadriennale. Iniziano i negoziati di pace.

– 2004: elezioni: battuto il premier Ranl Wickremesinghe, fautore della riconciliazione. Nell’Ltte prevalgono i radicali: riprende l’offensiva.

– 2005: assassinato ministro degli esteri: accusato Ltte. Diventa presidente il ‘falco’ Mahinda Rajapaksa.

– 2006: L’Ltte dichiara che solo uno Stato indipendente Tamil puo’ porre fine alla guerra.

– 2007: L’esercito riprende ai ribelli la roccaforte di Vakarai, nell’est. In luglio il governo dichiara che i ribelli sono stati cacciati da tutto l’est.

– 2008: Il governo dichiara nullo il cessate il fuoco del 2002. Le truppe governative avanzano poco a poco verso nord.

– 2009: a gennaio e febbraio cade Kilinochchi, roccaforte dei ribelli nel nord, l’esercito lancia ‘l’offensiva finale’ e riconquista la penisola di Jaffna; cadono Mullaittivu e la casa di Prabhakaran. A marzo scontri in nord-ovest; Unicef, Amnesty International lanciano preoccupati appelli per 150.000 civili intrappolati nella ‘no fire zone’. Il 5 aprile militari annunciano liberazione di tutto il territorio. Il 20 aprile, dopo aspri combattimenti, l’esercito riesce ad assicurare un’uscita sicura a 30-35 mila civili intrappolati dall’Esercito di Liberazione delle Tigri Tamil (LTTE) nel nord est dello Sri Lanka. Poche ore dopo il governo lancia un ultimatum di 24 ore al capo dei ribelli Tamil. Il 21 aprile a ultimatum scaduto e non avendo ricevuto nessun cenno da parte dei ribelli, l’esercito sferra l’attacco finale. L’Onu denuncia un ”bagno di sangue” con almeno 378 civili morti, di cui 100 bambini. I Tamil accusano l’esercito di bombardare indiscriminatamente la popolazione, le truppe regolari accusano invece i ribelli di sparare colpi di mortaio sui villaggi.

17 maggio 2009