Una pellicola-shock che indaga sul lato oscuro della “guerra al terrore”
In un tour dell’orrore che da Bagram porta ad Abu Ghraib e a Guantanamo
ROMA – L’orrore intollerabile, la violenza pura di certi momenti storici, si svelano con più forza se ci si allontana dai grandi numeri. Focalizzando l’attenzione su un’unica persona. Una vittima. Un innocente. Con un volto, un nome, una famiglia, una vita spezzata. Ed è proprio questa l’operazione compiuta da uno dei più scioccanti docufilm degli ultimi anni: Taxi to the dark side.