Elezioni

Un ex premier, un religioso e un ex Pasdaran contro il presidente. La novità è l’«onda verde» di Mousavi. L’incognita del boicottaggio

TEHERAN — «Bip, bip, bip». I messaggini in arrivo sul cellulare non danno tre­gua. «Stasera tutti a casa, zero provocazioni. La polizia po­trebbe cancellare le elezioni». «Non fare differenze tra i seg­gi nelle scuole o nelle mo­schee, concentrare i voti solo nelle scuole aumenterebbe la possibilità di brogli». «Porta la tua penna, quelle ai seggi hanno l’inchiostro simpatico che scompare dopo un’ora». Tre candidati perfettamente omogenei al sistema di pote­re della Repubblica Islamica sfidano il monopolio tv del presidente Mahmoud Ahma­dinejad con sms e Internet.

continua…