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Don Ciotti, fondatore di Libera contro le mafie, fa sentire la sua voce contro i respingimentid egli immigrati verso la Libia. Secondo
il «prete antimafia» respingere i migranti è «contro la Dichiarazione Universale dei diritti umani» e «una cosa priva di attenzione, di umanità, di rispetto delle leggi, dei diritti e della dignità umana». Don Ciotti ha ribadito l’importanza della lotta alla criminalità, precisando però che «i criminali arrivano da canali superassicurati», e ha esortato le istituzioni a coniugare «l’accoglienza e il diritto». «Bisogna creare le condizioni per non respingere gente già disperata – ha aggiunto Don Ciotti – e fare un riconoscimento per verificare se i migranti hanno i titoli per avere, ad esempio, l’asilo nel nostro paese o il diritto a un intervento umanitario». Il fondatore di Libera ha concluso la sua dichiarazione con un esortazione: «Bisogna avere il coraggio della denuncia. Non ci si può permettere di stare in silenzio: anche il silenzio rende complici»