Aung

Porte sbarrate per la terza udienza alla leader dell’opposizione birmana

RANGOON
È durata poco la trasparenza nel processo ad Aung San Suu Kyi. Il tribunale speciale birmano ha ripreso il processo alla leader del movimento democratico dietro le mura della prigione di massima sicurezza di Insein: porte sbarrate ai diplomatici e ai giornalisti ai quali mercoledì era stata inesattamente concesso di partecipare alla terza udienza.

Nonostante il segretario di Stato Usa Hillary Clinton abbia definito «vergognoso» il processo al Premio Nobel per la Pace, la quarta udienza è ripresa poco prima di mezzogiorno ora locale, a porte chiuse e nel mezzo dell’imponente dispiegamento di forze di sicurezza messo in campo da lunedì, quando è iniziato il procedimento.

continua…