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Il reportage/1 Dai tetti il grido “Dio è grande!”, entrano in scena le milizie
La polizia spara in aria, ci sarebbe stato un morto. Arrestate 170 persone

TEHERAN – “Allah-u-Akbar! Allah-u-Akbar!” Dio è grande! Da tutti i tetti di Teheran in tutti i quartieri, risuona il grido che trent’anni fa era stato quello dei rivoluzionari contro lo scià. Ieri sera sono entrati in scena i basiji, le milizie, i duri senza uniforme ma dotate di motociclette, manganelli e pistole. Hanno aggredito i manifestanti. “Una vera e propria guerra” raccontava una donna a Mirdamad, una strada della zona nord di Teheran. Ordinavano ai negozianti di chiudere le saracinesche, entravano a forza nei palazzi dai cui tetti si innalzava il grido “Allah-u-Akbar!” Spesso i residenti aprivano i portoni per proteggere i manifestanti dagli attacchi e allora la rabbia dei basiji si scatenava anche contro di loro. In un palazzo vicino Parkway una decina di uomini armati di spranghe di ferro sono entrati nel garage sotterraneo di un palazzo e hanno fatto a pezzi decine di macchine.

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