GERUSALEMME EST, BIMBO PALESTINESE SOFFOCATO DAI LACRIMOGENI

Aveva 14 mesi e viveva nel quartiere di Issawiyeh, alle pendici del Monte degli Ulivi, dove ieri sera sono divampati scontri tra giovani palestinesi e polizia.

Gerusalemme, 25 settembre 2010, Nena News – Aveva 14 mesi il bimbo che la scorsa notte, hanno riferito i suoi genitori, è morto soffocato dai gas lacrimogeni sparati dalla polizia israeliana durante scontri con giovani palestinesi avvenuti nel sobborgo arabo di Issawiyeh, alle pendici del Monte degli Ulivi nella zona Est di Gerusalemme. Altri scontri violenti sono avvenuti a Ras al Amud.

E’ il secondo palestinese morto in queste ultimi giorni dopo Samer Sarhan, 35 anni, padre di cinque figli, ucciso mercoledì scorso all’alba da un vigilante israeliano di guardia ai coloni ebrei insediatisi, spesso con la forza, nel quartiere palestinese di Silwan, sotto le mura antiche di Gerusalemme. Nuovi incidenti si sono avuti proprio a Silwan, con una ragazza palestinese di 14 anni, Aiya Abu Malayah, che è rimasta ferita assieme ad una donna di 40 anni. Rimane peraltro in ospedale, in condizioni molto gravi, uno dei palestinesi rimasti feriti mercoledì.

La polizia israeliana ha detto di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso dalla famiglia del bimbo palestinese morto, del quale non è stata ancora rivelata l’idendità. La cosa tuttavia non è insolita poiché i palestinesi in genere chiedono soccorso medico alle proprie strutture sanitarie a Gerusalemme Est, come l’ospedale Al Makassed al Monte degli Ulivi, e non a quelle israeliane. E’ da considerare inoltre che le ambulanze israeliane non entrano in buona parte del settore arabo di Gerusalemme senza la scorta della polizia o della guardia di frontiera.